mercoledì 5 agosto 2015

LIBRI ANTICHI 3. Le Serpent Rouge


C’è un libricino leggero ma pesante: "Le Serpent Rouge". Il Serpente Rosso è un libro criptico composto da tredici pagine. Esso è stato scritto da tre uomini, Pierre Feugère, Louis Saint-Maxent e Gaston De Koker, nell'ottobre del 1966 e poi pubblicato il mattino del 17 gennaio 1967 a Pontoise, comune a nord-ovest di Parigi. Il 6 marzo 1967 furono trovati morti Louis Saint-Maxent e Gaston De Koker: impiccati nello stesso giorno. Il 7 marzo 1967 fu trovato impiccato anche Pierre Feugère. Forse essi erano degli iniziati appartenenti al cosiddetto "Priorato di Sion”, che avevano rivelato cose segrete riservate strettamente ai suoi membri.
Il Priorato Di Sion fu probabilmente fondato a Gerusalemme nell'anno 1090, in occasione delle prime crociate e per volontà di Goffredo di Buglione, duca della Bassa Lorena, che, grazie alla sua difesa contro i musulmani, venne chiamato “Difensore del Santo Sepolcro”.
Lo stesso Goffredo avrebbe poi fondato l'Ordine dei Templari, come braccio armato del Priorato di Sion.Tra i sommi priori facenti parte del Priorato di Sion figurerebbero personaggi molto noti, tra i quali: Leonardo da Vinci (interpretazione esoterica dell’Ultima Cena), Isaac Newton, Sandro Botticelli, Victor Hugo, Claude Debussy e Walt Disney (tributo con La bella addormentata nel bosco), solo per citarne alcuni. Ancora oggi esisterebbe questa antica e misteriosa organizzazione che sarebbe nata per proteggere la discendenza di Gesù e il suo segreto: i membri ritengono che Gesù non sia morto in croce bensì, sostenuto e aiutato dai suoi fedelissimi, si sarebbe trasferito in Francia (Linguadoca) insieme a Maria Maddalena e proprio dai loro figli avrebbe avuto origine la dinastia Merovingia e Carolingia (ovvero quelle di Pipino, Carlo Martello, Carlo Magno). E una tradizione esoterica dice che Goffredo di Buglione era discendente dei Merovingi e, quindi, di Cristo e della Maddalena.
Le Serpent Rouge nasconderebbe, tra le sue incomprensibili parole, proprio questa storia. Esso è composto di versetti criptici dove ogni capoverso è dedicato ad un segno zodiacale. Dodici capitoli più uno, in tutto tredici, in quanto è stato aggiunto il segno zodiacale del Serpentario, più noto come Ofiuco. Ci sono, inoltre, le immagini della Chiesa di Saint-Germain De Près e delle tombe di re merovingi scoperte in essa, la genealogia merovingia, la Gallia del 511 e del 632, la Chiesa di Saint Sulpice con la sua pianta e indicazioni astronomiche. Leggendo il libro, (
http://priory-of-sion.com/pos/img/leserpentrouge.pdf), si noterà come questi versi non hanno quasi significato. Ma il linguaggio di essi è sicuramente criptato e in stretta connessione con lo stesso segreto di Rennes-Le-Chateau. Questo l’ordine dei segni zodiacali e delle loro posizioni astronomiche a creare una sorta di mappa per ritrovare un leggendario tesoro: Acquario (si parla subito di manoscritti probabilmente antichi e ora rimessi insieme dopo molto tempo, ritrovarsi forse da Saunière; poi del bianco e del nero, segni di simbologia templare e alchemica); Pesci (si parla dell’autore di questi manoscritti, probabilmente Salomone. Il suo è un sigillo celebre, il luogo sembra quello del tempio a Gerusalemme e il demone Asmodeo, che ritroviamo nella chiesa di Rennes- Le-Chateau fu costretto a costruirglielo); Ariete ( si parla di un pellegrinaggio, forse lungo molto tempo e di una Regina di un regno scomparso, probabilmente Maria Maddalena. Il Filo di Arianna potrebbe riferirsi ad un labirinto); Toro (chiaro riferimento a una mappa, guardando il cielo. Le 64 pietre forse si riferiscono al pavimento della chiesa di Rennes-Le-Chateau o a delle stelle); Gemelli (continuano le istruzioni della mappa e il doppio riferimento, regale e di forma, della corona e dell’anello); Cancro (certo riferimento alla chiesa di Rennes-Le-Chateau); Leone (per me qui la descrizione di un luogo sotterraneo); Vergine (riferimento a due artisti con elementi esoterici. Qui chi ha saputo interpretare i versi precedenti ha già trovato il luogo in questione); Bilancia (ancora numeri e luoghi, 14, 35, casa diroccata, croce di creta e un continuo riferimento a dei cavalieri); Scorpione (riferimenti chiari alla Chiesa di Saint Sulpice. Sembra quasi un rito di iniziazione); Ofiuco o Serpentario (verso chiave a mio parere; si maledicono i profanatori, ovvero quelli che vogliono arricchirsi bassamente e non conoscere la verità fine al suo significato; si parla del segreto del sigillo di Salomone e quindi dello scritto in sé e si parla di un mondo nascosto, probabilmente sotterraneo e labirintico); Sagittario (alcuni elementi di versi precedenti e di qui sembrano quasi descrivere scene apocalittiche; ma la spiegazione potrebbe essere di natura astronomica); Capricorno (sembra quasi che gli autori si siano pentiti di aver parlato e cercano di ridurre tutto a un sogno). Interessanti anche le immagini del libro e soprattutto le prime tre. Lo stemma Lene Buxeum - Eous Scaphae con un vaso che rovescia il suo contenuto e un cavallo che osserva attentamente senza mostrare il suo cavaliere. La scritta si riferisce a etimologie di luoghi legati alla linea gnostica e al sigillo di Salomone. Lene è un fiume che scorre a Magalas, comune francese nella Linguadoca; Buxeum è l'etimologia di Belcastel-et-Buc, altro comune della zona; Eous riprende Ens, villaggio nei Pirenei Orientali e Eous è anche, nella mitologia greca , il nome di uno dei cavalli del Sole che denota l'oriente, l'aurora, la mattina; Scaphae potrebbe essere Escapat di Villeneuve-Minervois sempre comune della Linguadoca o la parola latina barca/scialuppa di salvataggio. Altre immagini presenti sono il logo dei Rosa-Croce che troviamo ricorrente anche nella chiesa di Rennes-Le-Chateau e quel pensatore appoggiato con il gomito alla colonna che, guardando i quattro cubi numerati, ci ricorda cosa bisogna continuare a fare: ricercare per capire.




La Bibliotecaria






 

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