venerdì 16 marzo 2012

LIBRI ANTICHI 1. La Bibbia ritrovata

Il 9 marzo del 2012 è stata ritrovata in Turchia una vecchia Bibbia che è stata scoperta dalla polizia turca nel corso di un’azione anti-contrabbando di antichi oggetti. Secondo le prime indiscrezioni, all'interno della Bibbia (vecchia di almeno 1500 anni) sarebbero conservate molte informazioni tra cui quella che Gesù Cristo avrebbe predetto l’avvento del profeta Maometto.
La Bibbia è scritta in aramaico, la lingua di Gesù Cristo. Le lettere sono visibili e leggibili chiaramente anche se il libro si è annerito a causa del tempo.
Dalle foto il manufatto sembra conservato molto bene infatti anche gli studiosi che l’hanno potuta esaminare da vicino hanno riscontrato l’uso di una pelle appositamente trattata. La bibbia scoperta è stata immediatamente dichiarata patrimonio culturale e messa in mostra al museo di Ankara ed ha raggiunto un valore di tredici milioni di euro.
Il Vaticano ha risposto sconcertato: il ministro turco Gunay ha dichiarato che il Vaticano ha ufficialmente chiesto di vedere il libro, e anche Papa Benedetto XVI ha immediatamente chiesto di poter esaminare il testo. Perché? Il libro si dice contenga la predizione di Gesù della venuta del Profeta Maometto e sarebbe stato soppresso dalla Chiesa cristiana per anni a causa della sua forte somiglianza con la visione islamica di Gesù. Uno sconvolgimento per la Chiesa cattolica. Secondo i giornali del Golfo e dell’Arabia Saudita, i musulmani credono che il testo sia il Vangelo di Barnaba, che si aggiungerebbe ai vangeli originali di Marco, Matteo, Luca e Giovanni. San Barnaba è tradizionalmente identificato come il fondatore della Chiesa cipriota, uno dei primi cristiani poi chiamato apostolo.
Aydogan Vatandaş, giornalista Zaman e autore che ha scritto due libri sul Vangelo di Barnaba, ha detto che non vi è nessun indizio che la Bibbia sia di 1500 anni fa, ma lui ha detto che è sicuro che il Vangelo di Barnaba era stato scritto in lingua e alfabeto aramaico siriano; "C'è solo un Vangelo che corrisponde esattamente a questa definizione: il 'Vangelo di Barnaba' che è stato trovato in una grotta in Uludere in Hakkari [ora Şırnak] nei primi anni '80 dagli abitanti del villaggio, di cui ho raccontato la storia nel mio film nel 2005, e quindi nel mio romanzo nel 2007, 'Il segreto del Vangelo di Barnaba' e il mio libro giornalismo investigativo, 'Apokrifal' nel 2008 ".
Come risultato della sua ricerca, Vatandaş ha confermato che questo Vangelo è stato effettivamente conservato dall' unità speciale di intelligence delle Forze Armate nel 1990 e che alcune parti di questo Vangelo sono state tradotte da un esperto di lingua aramaica, il Dr. Hamza Hocagil. Dopo un pò gli è stato chiesto di smettere di tradurlo  quando si scoprì che aveva condiviso informazioni sensibili con dei giornalisti.
Il Vangelo di Barnaba è un 
vangelo apocrifo attribuito a Barnaba apostolo.
Secondo alcuni studiosi musulmani sarebbe invece un originale testo apostolico, dal momento che questo legittimerebbe la loro cristologia. Tuttavia questo "vangelo" non viene citato né nel Corano né nelle tradizioni profetiche. Se il testo ritrovato fosse realmente il vangelo di Barnaba si spiegherebbe facilmente la reazione del Vaticano. Perché? Il vangelo descrive Gesù come un uomo (non Dio) precursore di Maometto e racconta che Giuda Iscariota fu processato e crocifisso al posto suo.
Prima della crocifissione, anche Barnaba presenta la solita storia: Gesù che viene ricercato e poi tradito per soldi da Giuda. Ma il particolare che più colpisce è che viene inserita la spiegazione secondo cui Gesù non sarebbe morto sulla croce ma al suo posto vi sarebbe finito il traditore stesso visto che Dio con un miracolo avrebbe cambiato i connotati a questo traditore facendolo somigliare a Gesù stesso.
Ciò sicuramente sconvolgerebbe le fondamenta della nostra religione e il Vaticano non può permetterlo…


La Bibliotecaria

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